Goldfixing Fonderia e laboratorio analisi preziosi

La crisi dei Paesi B.R.I.C.S.

Sconfortati dalla realtà offerta in Europa, si è tirato un sospiro di sollievo guardando con occhi di buon auspicio le certezze finora mosse dal continente asiatico e sudafricano (i B.R.I.C.S); anche se, gli ultimi dati scuotono questa ventata positivistica dalla quale ci si era fatti coinvolgere.

Sebbene i media hanno abituato a far pensare in modo “tutto tondo”, le ragioni della crisi finanziaria che sta compromettendo la crescita di questi paesi, è in realtà da ricercare singolarmente in ognuno di essi.

I principali settori di crescita indiani, come manifattura ed agricoltura stanno procedendo a rilento, il primo ha registrato una crescita del 2,6% e il secondo dell’1,4% su base annua. Inoltre vanno ricordate le cause meramente endogene di natura giuridica, come una normativa complessa ed un fisco non ben articolato, motivo di tensione tra il governo centrale e le imprese internazionali.

Quanto alla Russia, si parla di stagflazione, ovvero un aumento esponenziale dei prezzi, accompagnata dalla mancanza di crescita economica. Un’altra difficoltà che le riguarda è il “business climate”, quindi corruzione ad ampio spettro.

Anche il Brasile soffre per inflazione, e l’aggravio di pesanti politiche statali di certo, non giova per uscire da questo circolo vizioso.

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La Cina, tasto dolente per molti imprenditori, investitori ed azionisti, frena la sua scalata con nette ed incisive conseguenze a livello globale. Il denaro introdotto nel mercato, ed emesso dalle banche centrali, piuttosto che alimentare le economie è stato immesso negli strumenti finanziari per speculare.

Ciò che desta sospetto, è che forse la crescita

così facile e veloce di questi paesi, non sia stata in verità, un modo per celare la crisi del 2008; che sta trainando tutte le nazioni. Nessuno escluso
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